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Rovereto, 28 febbraio 2010
Giovedì si è riunita l’assemblea dei Verdi in vista delle elezioni comunali. All’ordine del giorno, ovviamente, il tavolo delle trattative con il centrosinistra che i Verdi, senza mezzi termini, hanno abbandonato. «L’assemblea ha ritenuto inaccettabile proseguire gli incontri con i tre partiti della cosiddetta “federazione di centro” (Upt, Patt e Udc) e con il Pd, ritenendo inconcepibile che queste forze politiche, anziché proporre una coalizione di centrosinistra autonomista nel suo insieme, con pari dignità tra tutti i componenti, si siano presentate per due volte di seguito con un accordo già precostituito tra di loro in modo esclusivo. Un patto che prevede già l’elaborazione di un proprio programma e la decisione unanime (col diritto di veto da parte di ciascuna delle quattro forze politiche) sul candidato sindaco oltre che sull’accettazione di altre forze politiche (Verdi e Idv) che possano essere ammesse a far parte della coalizione. Si tratta di un metodo inaccettabile per la formazione di qualunque coalizione degna di questo nome. I Verdi sono stati cofondatori dell’Ulivo prima e poi del centrosinistra trentino, quando alcune di queste forze politiche (Patt e Udc) facevano ancora alleanze col centrodestra. I Verdi non hanno alcuna disponibilità a sottomettersi ad un simile e risibile “esame di ammissione”, che è in totale contrasto con la propria storia e la propria dignità politica. Abbiamo lealmente partecipato a due incontri cercando di verificare la possibilità di superare veti e discriminazioni. Ci siamo sentiti rispondere dal Patt che “ormai non ci sono più i tempi per allargare la coalizione” e dall’Udc che quella coalizione, testualmente, “non è il centrosinistra, ma un centro che ora ha l’appoggio del Pd”, senza che questa dichiarazione suscitasse la benché minima reazione da parte degli esponenti del Pd presenti. La seconda riunione si era conclusa con l’impegno di inviare il giorno dopo la proposta di programma a Verdi e Idv e anche questo minimo impegno di correttezza è stato totalmente disatteso, mentre sulle pagine dei quotidiani continuano a comparire proposte di candidatura a sindaco, evidentemente elaborate in un cerchio ristretto al di fuori di qualunque logica di coalizione. I Verdi prendono atto della gravità di questa situazione, divenuta totalmente insostenibile per mancanza di chiarezza e lealtà politica ed esprimono il proprio rammarico per una conduzione politica miope, priva di trasparenza e di collegialità. L’assemblea ha quindi deciso di interrompere questa trattativa-farsa ed ha deliberato la presentazione autonoma di una lista plurale e aperta, con un simbolo che rappresenti la convergenza di una molteplicità di sensibilità politiche e di contributi di cittadini che si riconoscono nelle finalità comuni di ridare, nel governo di Rovereto, centralità alla rivitalizzazione della città, alla questione ambientale ed ai temi ecosociali, al governo equilibrato del territorio, alla mobilità sostenibile, a rilanciare il ruolo delle circoscrizioni e della partecipazione dei cittadini, al lavoro, alla cultura, alla scuola, all’università e alla ricerca, al mondo giovanile e alla qualità della vita di tutti i cittadini, riservandosi di valutare le possibili convergenze con altre forze politiche disponibili a lavorare congiuntamente attorno ad un comune candidato sindaco ed al suo programma». |
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